MUVE Museo del Vetro
Empoli
Un museo di narrazione, incentrato sulla eccezionalità di una produzione diffusa e rinnovata nel tempo da competenze e creatività. Luogo della memoria e del lavoro.
Empoli, MUVE Museo del Vetro
Un museo di narrazione, incentrato sulla eccezionalità di una produzione diffusa e rinnovata nel tempo da competenze e creatività. Luogo della memoria e del lavoro.
Empoli, MUVE Museo del Vetro
Il Museo è situato nel centro storico della città e si impone per la sua struttura in mattoni rossi.
Un tempo era il Magazzino del Sale, dove era custodito il sale proveniente dalle saline di Volterra che, giunto a Empoli, veniva poi distribuito a Firenze o nel territorio circostante.
La raccolta, formatasi gradualmente grazie soprattutto alle donazioni al Comune di aziende, ex vetrai e cittadini, ripercorre la storia della lavorazione del vetro che dalla fine del ‘700 al ‘900 è stata centrale per la città.
Tipici erano gli oggetti in “vetro verde di Empoli” venduti in tutta Italia e oltre: da fiaschi e damigiane a servizi da tavola, fino a vetri artistici e d’arredo.
Una storia di semplici polveri che i sapienti gesti dei vetrai trasformavano in oggetti di vetro soffiato o, come si dice in Toscana, in oggetti di “bufferia”, dalla parola “buffo”, cioè soffio…
Opere dei grandi maestri, ricostruzioni multimediali, voci e racconti del territorio e delle comunità che lo abitano, reperti archeologici e memoria delle arti e dell’artigianato: ogni museo regala piccole grandi storie, tutte da scoprire.
Scienza e tecnica
Vetreria Del Vivo, Fiasco
inizio ‘900
A inizio ‘900 l’aumento del commercio del vino portò le vetrerie a sviluppare la tradizionale
produzione di fiaschi in vetro verde soffiato. La tonalità era quella naturale, dovuta all’alta percentuale di ossido di ferro contenuto nella sabbia. Per proteggerlo, il fiasco “nudo” veniva rivestito con un vegetale lacustre essiccato, il salicchio. Tale lavoro di vestitura o vestizione era svolto o all’interno delle vetrerie, o da ditte specializzate, o a domicilio da donne dette fiascaie.
Scienza e tecnica
Vetreria Toso Bagnoli, Il gatto
1960 ca.
Un oggetto che caratterizza la produzione vetraria empolese degli anni ’50 del Novecento è la bottiglia a forma di gatto, con la testa caratterizzata da vistosi orecchi dritti, mentre la bocca, gli occhi, i baffi sono tratteggiati con sottili filamenti di vetro e la coda, piegata, forma un’ansa di presa.
Fantasiosi oggetti da tavola a forma di animali erano prodotti da diverse vetrerie empolesi.
Scienza e tecnica
Vetreria E. Taddei & C., Bottiglia per vino e boccia per acqua del servizio Dantesco
1930 circa
Servizio da tavola per 6 o 12 persone in 26 o 52 pezzi, con bicchieri svasati in 4 misure per acqua, vino, vermouth, liquore, in vetro soffiato verde e, più cari, in altri colori. L’italianità del nome e le forme legate alla tradizione riflettevano il clima tra le due guerre. Apprezzato da Gio Ponti sulla rivista «Domus» ebbe grande successo.
Incorniciata tra i fiumi Arno, a nord, ed Elsa a ovest e grazie alla sua posizione privilegiata nel cuore della Toscana, Empoli è sempre stata nei secoli un crocevia ideale per commerci e scambi.
La posizione geografica nel cuore della Toscana, lungo il corso dell’Arno e a metà strada tra Firenze e Pisa, ha fatto di Empoli, sin dall’antichità, un crocevia ideale per commerci e scambi. I fiumi Arno a nord e Elsa a ovest rappresentano ancora oggi i confini naturali del territorio comunale caratterizzato da un paesaggio dolce, che alterna tratti pianeggianti e zone collinari di suggestiva bellezza.
La città vanta origini antiche testimoniate da tradizioni secolari e dal ricco patrimonio artistico conservato nei suoi musei e nelle sue chiese.
Il centro storico, sviluppatosi nel corso del Medioevo, è concentrato attorno alla scenografica Piazza Farinata degli Uberti, dove si affacciano i palazzi più antichi della città, Palazzo Ghibellino e Palazzo Pretorio e la Collegiata di Sant’Andrea che rappresenta, con la sua facciata in marmi bianchi e verdi, tipica del romanico fiorentino, il segno più tangibile degli stretti rapporti tra la città di Empoli e la vicina Firenze.
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trova il museo
MUVE – Museo del vetro
Via Cosimo Ridolfi, 70
50053 – Empoli (Firenze)
tel. +39 0571 757067
e-mail: empolimusei@comune.empoli.fi.it
da martedì a domenica
10.00 – 18.00
Biglietto singolo
Intero: 5,00 €
Ridotto: 3,00 €
Eventuali ulteriori tariffe sono disponibili A QUESTO INDIRIZZO