Musei e Alzheimer.
Un progetto di inclusione sociale e culturale

Il lavoro congiunto di educatori museali e animatori geriatrici per coinvolgere le persone anziane con decadimento cognitivo e chi se ne prende cura.

Musei e Alzheimer

Il progetto

Musei per l’Alzheimer è un progetto di rete per l’inclusione sociale e culturale delle persone anziane con decadimento cognitivo e di chi se ne prende cura nei musei del Museo Diffuso dell’Empolese Valdelsa – MuDEV. La progettazione e la conduzione delle attività – così come l’analisi valutativa del progetto – prevedono il lavoro congiunto di educatori museali e animatori geriatrici.

Tra i molteplici obiettivi del progetto vi sono:

  • contribuire a sviluppare e definire l’identità dei musei e delle biblioteche della rete come luoghi privilegiati per l’accessibilità e la leggibilità dei propri variegati patrimoni, dove sia possibile fare esperienze relazionali e conoscitive, vivere momenti di aggregazione inclusivi e intergenerazionali, essere coinvolti e compartecipi della crescita civile di comunità sensibili intorno ai temi dell’accessibilità delle persone fragili ai contesti culturali;
  • fare ricerca valorizzando le potenzialità comunicative originali di ogni contesto museale, sperimentando tecniche e strategie di mediazione dei patrimoni con le persone con Alzheimer e con chi se ne prende cura;
  • contribuire alla costruzione di una rete sociale sul territorio che condivida competenze necessarie ad accogliere la vecchiaia dal punto di vista assistenziale-sanitario e culturale.

Le attività sono incentrate sulla creazione di esperienze relazionali dei partecipanti con le opere d’arte e i patrimoni di musei, per stimolare l’immaginazione e la creatività, valorizzando le competenze comunicative di ciascuno, inclusa la comunicazione non verbale. Stimolazioni sensoriali tattili, uditive e olfattive vengono utilizzate come strumenti di supporto per facilitare e incoraggiare l’espressione personale ed emotiva, verbale e non verbale.

Le attività sono aperte sia a persone che provengono da RSA e centri diurni del territorio, sia a persone che vivono all’interno del nucleo familiare e a tutti coloro che se ne prendono cura, caregiver professionali, familiari, parenti, amici, badanti e volontari dell’associazionismo locale.
Dal 2022 il programma è accreditato con la Società della Salute Empolese Valdelsa Valdarno e gli appuntamenti al museo rientrano tra le attività extra domiciliari prescrivibili dalle Unità di Valutazione Multidimensionale nei progetti di sostegno alla domiciliarità.

La storia

Le iniziative pensate per favorire l’accessibilità dei musei alle persone che affrontano la sfida della demenza sono state avviate, per la prima volta, poco più di una decina d’anni fa negli Stati Uniti, ma hanno già raggiunto una considerevole diffusione anche in ambito europeo. Nel panorama italiano, la Toscana vanta risultati importanti: dopo i primi progetti di Palazzo Strozzi e del Museo Marino Marini di Firenze, oggi i programmi per le persone con demenza sono attivati in quasi tutte le province toscane grazie alla rete Musei Toscani per l’Alzheimer.

Capofila del progetto Musei Toscani per l’Alzheimer all’interno del Mudev è stato il BeGo Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino che, nel 2013, ha aderito a un progetto formativo promosso proprio dal Museo Marino Marini di Firenze con alcune associazioni e sostenuto dalla Regione Toscana. Dal 2014, le attività si svolgono regolarmente e sono inserite all’interno dell’offerta stabile dei servizi educativi del museo.

Dal 2015 al 2019 il lavoro progettuale – reso possibile dall’unione delle competenze professionali di educatrici museali e operatori geriatrici – si è ampliato ed ha man mano visto l’adesione e il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di musei e di residenze assistenziali del territorio. Nel 2018, la sperimentazione si è estesa fino a coinvolgere alcune biblioteche della rete Rea.net.: con il coinvolgimento attivo dei bibliotecari è stato promosso l’incontro narrativo-creativo tra persone con demenza e poesia.

Il 2020 è stato sconvolto dalla pandemia da covid 19. Un’esperienza che ha bruscamente rivoluzionato le coordinate di progettazione: anche i musei del Mudev, chiusi o fortemente limitati nell’accesso, si sono interrogati su come continuare a rendere fruibile per tutti, anche per le persone anziane fragili, i loro patrimoni. Su come continuare a favorire la relazione con i caregiver, e quella tra essi e le persone delle quali si prendono cura – soggetti tra i più colpiti da solitudine, isolamento, privazione di contatti con le comunità.
Le tecnologie/la rete sono state un approdo naturale, strumento per provare a non interrompere i rapporti costruiti negli anni e sperimentare così nuove forme di comunicazione col patrimonio storico-artistico presente nei musei del territorio.
Sostenuti dal percorso formativo promosso dal sistema Musei Toscani per l’Alzheimer dedicato alle attività a distanza, è stato progettato un programma di appuntamenti online a cadenza mensile sulla piattaforma zoom.
Il programma di appuntamenti a distanza ha preso il nome “Musei per l’Alzheimer – Lontani ma vicini” ed è stata la prima risposta al bisogno di riallacciare i contatti, mantenere le relazioni instaurate durante gli anni di attività in presenza nei musei con le persone anziane e i loro carer, condividere la bellezza dei patrimoni dei nostri musei anche e soprattutto in un periodo particolarmente difficile e doloroso, sentirsi vicini e sostenersi a vicenda.

Il Quaderno “Lontani ma vicini – Strumenti e consigli per rimanere insieme”

Una parte importante dell’intero programma a distanza è stata la progettazione e realizzazione di un Quaderno: “Lontani ma vicini – Strumenti e consigli per rimanere insieme”.

Il Quaderno è infatti pensato e strutturato come uno strumento di lavoro da utilizzare in autonomia da parte dei gruppi in Rsa e dalle famiglie, in coppia – una persona anziana e un carer – o in piccoli gruppi. È stato progettato in un momento in cui, per proteggerci dal rischio di contagio, era necessario trascorrere molto tempo da soli: gli ospiti delle Rsa hanno dovuto rinunciare alle visite di familiari o amici e le persone che frequentavano i centri diurni improvvisamente non hanno più potuto frequentare il servizio con pesanti conseguenze anche per i caregiver familiari.

Il Quaderno è stato un tentativo di rispondere al bisogno di impiegare il tempo, trovare qualcosa di sano e creativo da fare insieme. Contiene una sezione teorica con strategie per mantenere viva la comunicazione con le persone delle quali ci prendiamo cura ed una sezione dedicata all’incontro con le opera d’arte, strutturata per potenziare le possibilità di espressione delle persone con demenza attraverso stimoli differenti.

Il Quaderno è uno strumento vivo: la sezione operativa/pratica è stata arricchita ogni mese dall’inserimento di una nuova immagine proveniente da uno dei musei partecipanti, corredata da alcune domande aperte e suggestioni per facilitare la narrazione. Può essere utilizzato in qualsiasi momento: i carer professionali o familiari possono sperimentare in autonomia le varie proposte, entrare in relazione con le opere attraverso le domande e i suggerimenti proposti. L’invito è quello di trascrivere e documentare tutte le fasi dell’esperienza ed inviarli al gruppo di lavoro (contatti-mail).

I Quaderni realizzati

Scaricali e sfogliali tutti.

Un nuovo calendario di esperienze e proposte: riflessioni e conversazioni che scaturiscono dalle opere conservate nei musei del MUDEV

2022-2023, Musei per l'Alzheimer Empolese Valdelsa

Questo Quaderno racconta le attività svolte nel periodo 2022-2023. Durante gli incontri nei musei si osservano le opere d’arte, si propongono esperienze multisensoriali per condividere opinioni, pensieri ed emozioni in un ambiente aperto al confronto, accogliente e amichevole. Attraverso tecniche di narrazione creativa vengono validate e incoraggiate la conversazione, lo scambio e la condivisione delle diverse espressioni.

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Le attività svolte a Certaldo, riflettendo sul Boccaccio

2022, Certaldo

Un esempio di condivisione di pensieri e immagini che partono dall’analisi dell’affresco di Pietro Benvenuti “Giovanni Boccaccio intento a scrivere il Decameron” presente all’interno di Casa Boccaccio.

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Proposte di attività da svolgere in autonomia per continuare a dialogare con la comunità, attraverso il patrimonio artistico del sistema museale

2022, Fucecchio

Partendo dall’opera pittorica di Arturo Cecchi “Al lavoro (mamma e Tersina che cuciono” presente nella collezione del Museo Civico e Diocesano di Fucecchio, si sviluppano i temi del ricordo e delle proprie passioni.

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Dalla condivisione dei cenni storici su Piazza Farinata degli Uberti a Empoli, scaturisce un percorso di dialogo attraverso l’architettura, l’architettura e l’immaginazione personale

2022, Empoli

La piazza, situata nel cuore di ogni città, è da sempre luogo d’ incontro e di scambio, di passaggio e di sosta, luogo in cui si intrecciano voci e sguardi, si stringono mani, si incontrano persone diverse per età e provenienza.

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Strumenti e consigli per restare insieme (anche a distanza): questo Quaderno è pensato per poter osservare le opere e facilitare la relazione e la conversazione

2021-2022, Musei per l'Alzheimer Empolese Valdelsa

Quello che riteniamo importante non è sapere qualcosa sull’opera, ma quali emozioni suscita in chi la osserva. Per questo, tra i molti modi con cui è possibile entrare in relazione con l’opera d’arte, si privilegia l’approccio personale, emotivo. Guardare una scultura, un quadro, è un’opportunità preziosa per stimolare la conversazione e comunicare qualcosa di sé.

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